Istituto Tecnico settore Tecnologico • Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e Liceo Sportivo
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Venerdì 11 gennaio l’IIS “J.Torriani” ha voluto ricordare Fabrizio De Andrè a vent’anni dalla sua scomparsa, con una serie di iniziative realizzate dalle studentesse e dagli studenti e culminate con l’esibizione del gruppo musicale, preparato e diretto dai docenti Nausica Morandi e Fabio Turchetti, a mezzogiorno nel salone del Bar dell’Istituto. Il gruppo, composto da: Sofia Cari 1^ blsa, Aurora Arcari 1^a chi, Emma Telò 2^ bls, Loredana Acanfora 2^b chi, Matteo Tadioli 1^lsa, Leonardo Ardoli 1^ lsa (voci) Davide Zorzella 3^b info, Dylan Somma 3^b info, Davide Barriani  5^ele eta, Emanuele Margini  5^ele eta (chitarre) e Filippo Di Gioia 4^a chi, Alessandro Lazzarini 4^a chi, Rebecca Rodini 1^a chi e Tudor Mardar 1^a chi, alle percussioni, ha eseguito tre brani tra i più conosciuti del cantautore genovese: Bocca di Rosa, Il Pescatore e La Città Vecchia. Un momento molto intenso, che ha unito studenti e insegnanti, generazioni diverse, nel segno della musica e della poesia.

Ma a questo omaggio al cantautore/poeta hanno contribuito tutti: le classi hanno scelto i testi per loro più significativi di Faber e li hanno esposti fuori dall’aula; su “Radioweb_Torriani” sono stati caricati brani interpretati da singoli o da gruppi classe; le classi 1^b info e 2^b lsa hanno intervistato studenti, docenti e non docenti sul loro “rapporto” con De André e creato un video che è stato trasmesso sulla TV nell'atrio.

Perché l'iniziativa? Perché ci è sembrato che vent'anni senza De Andrè non abbiamo spento la sua voce, che ha accompagnato e fatto riflettere generazioni, passando di padre in figlio, e perché, come è emerso anche dalle interviste realizzare dagli studenti, la sua opera è ancora viva ed attuale, non ha smarrito la forza del suo messaggio di vicinanza agli ultimi, ed in un momento come questo può ancora indicarci una via. Una domanda resta: come avrebbe raccontato Faber, questi tempi in cui la parola d'ordine sembra emarginazione e non accoglienza, come avrebbe cantato questo imbarbarimento del mondo? In uno dei testi più "gettonati" dalle classi, Smisurata Preghiera, De Andrè scriveva: ..." in un vasto programma di eternità/ ricorda Signore questi servi disobbedienti/ alle leggi del branco/ non dimenticare il loro volto/ che dopo tanto sbandare/ è appena giusto che la fortuna li aiuti...".

RM / foto: MT / 31

Pubblicata il 08 gennaio 2019

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