Istituto Tecnico settore Tecnologico • Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e Liceo Sportivo
Istituto Professionale e IeFP Sede associata APC

6.10.1 I criteri di valutazione del comportamento

Il Regolamento di Istituto individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i seguenti criteri stabiliti dallo "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" (D.P.R. n. 249/1998, modificato da D.P.R. n. 235/2007).

  • I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

  • La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

  • In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

  • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità:

  • accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

  • verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

  • diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

  • dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa.

La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti.

La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del presente decreto.

Nel rispetto dei suddetti principi il Collegio dei Docenti ha adottato i seguenti criteri per la valutazione del comportamento degli studenti.(vedi scheda di valutazione in allegato).

 

6.10.2 La valutazione del profitto

Sottolineando la valenza formativa del momento della valutazione per incentivare forme di autovalutazione da parte dello studente, per consentirne una maggiore responsabilizzazione e per sviluppare capacità di analisi delle proprie potenzialità e del proprio impegno, si richiamano gli elementi sui quali si fonda la valutazione dell'apprendimento:

  • Il profitto, con il quale si esprime il grado di conseguimento delle competenze previste dalla programmazione. Nell'ambito di ciascuna disciplina i docenti individuano il livello base da raggiungere per conseguire il giudizio di sufficienza.

  • Il metodo di studio usato dall'allievo, l'interesse e le motivazioni messe in evidenza, l'impegno nel lavoro scolastico.

  • La partecipazione alla vita di classe ed i comportamenti ad essa correlati:

  • l'attenzione;

  • la precisione e la puntualità nel mantenere gli impegni;

  • gli interventi di approfondimento o la richiesta di chiarimenti;

  • la disponibilità alla collaborazione con gli insegnanti e con i compagni;

  • la capacità di formulare proposte costruttive.

  • La progressione nell'apprendimento e in generale nell'acquisizione di autonomia che lo studente ha realizzato rispetto ai livelli di partenza.

  • I risultati e le modalità di partecipazione alle eventuali attività di recupero e sostegno, sia curricolari che extracurricolari.

Il Collegio dei Docenti, ribadendo che l'attività di valutazione deve essere improntata a criteri di trasparenza, imparzialità e tempestività, al fine di garantire omogenee modalità di verifica dell'apprendimento ha formulato una serie di indicazioni di lavoro:

  • le prove di verifica siano strutturate su tipologie il più possibile diversificate per raccogliere informazioni valutative ad ampio spettro e per dare la possibilità agli studenti di manifestare le proprie competenze nei modi che risultano loro più congeniali;

  • le valutazioni siano sufficientemente numerose, al fine di evitare la casualità dei risultati e di consentire all’allievo opportunità di miglioramento, ma tengano conto del carico di verifiche complessivo;

  • le prove, sia scritte che orali, investano piccole parti di programma, cercando di verificare obiettivi specifici ben definiti;

  • siano individuati precisamente gli obiettivi fondamentali della disciplina e siano comunicati agli allievi;

  • il docente predisponga prove che consentano la valutazione rispetto agli obiettivi fondamentali;

  • sia data comunicazione agli studenti degli argomenti e degli obiettivi che saranno oggetto di verifica;

  • i criteri di valutazione siano trasparenti;

  • la comunicazione dei risultati delle prove scritta sia sollecita;

  • venga data comunicazione immediata dei risultati delle prove orali in modo di chiaro e non equivoco;

  • il voto sia espresso per unità intere o semi-intere;

  • nella valutazione finale le proposte di voto dei singoli insegnanti non consistano in una pura e semplice media aritmetica dei voti riportati dagli allievi nelle prove, ma tengano conto di tutti gli elementi raccolti nelle occasioni in cui l'allievo si è manifestato: quindi non solo compiti in classe e interrogazioni, ma anche compiti a casa, lavori di gruppo, relazioni, ricerche, interventi in classe.

Il Collegio dei Docenti, lavorando articolato in gruppi disciplinari e facendo riferimento alle competenze specifiche delle discipline come individuate nelle programmazioni, ha stabilito di articolare, come nel modello ministeriale per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, il grado di raggiungimento delle competenze su una scala a tre livelli per quanto riguarda i livelli di sufficienza:

  • livello base (voto 6)

  • livello intermedio (voto 7-8)

  • livello avanzato (voto 9-10);

e per quanto riguarda i livelli di insufficienza:

  1. livello di inadeguatezza (voto < 4)

  2. livello di insufficienza grave (voto 4)

  3. livello di insufficienza (voto 5)

declinando per ciascun livello ogni competenza in termini di conoscenze e abilità.

Dal momento che l’impianto europeo relativo alle competenze chiave da sviluppare lungo tutto l’arco della vita le definisce come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”, precisando che esse “sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”, esse debbono essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali) che ne sono a fondamento.

Ogni materia presente nel piano di studi concorre pertanto, con i propri contenuti, le proprie procedure euristiche, il proprio linguaggio, ad integrare un percorso di acquisizione di competenze che dovrà essere declinato in termini di:

  • conoscenze, definite come il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

  • abilità, definite come le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti).

Cinque sono i momenti in cui i docenti di ogni classe procedono ad una valutazione collegiale il cui esito viene comunicato alle famiglie:

  • valutazione infraquadrimestrale (novembre): in occasione dei Consigli di Classe infraquadrimestrali i docenti procedono ad una valutazione in itinere, del cui esito informano le famiglie tramite una scheda di valutazione che, per ogni materia, segnala il profitto espresso utilizzando i seguenti giudizi: positivo, incerto, insufficiente, gravemente insufficiente, i. e. g. (insufficienti elementi di giudizio). Nei casi in cui il giudizio non sia positivo vengono precisate le modalità di recupero deliberate. Ulteriori informazioni su profitto e attività di recupero sono fornite alle famiglie da tutti i docenti nel corso dei colloqui al termine dei suddetti Consigli di Classe.

  • valutazione quadrimestrale (febbraio): al termine del primo quadrimestre i Consigli di Classe, in sede di scrutinio, effettuano una prima valutazione sommativa del profitto che viene formalizzata e comunicata alle famiglie tramite una pagella. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di formulare, come per gli scrutini finali, la valutazione dei risultati raggiunti nelle varie materie mediante un voto unico, ritenendo opportuna un’operazione di sintesi che, a partire dai molteplici elementi valutativi raccolti, possa fornire alle famiglie un quadro chiaro e non equivoco del livello di competenza raggiunto. Per le materie in cui la valutazione non sia sufficiente vengono precisate le modalità di recupero deliberate.

  • Valutazione infraquadrimestrale (aprile): in occasione dei Consigli di Classe inquadrimestrali i docenti, a due mesi dal termine delle lezioni, esaminano la situazione della classe, anche alla luce degli esiti degli interventi di recupero deliberati nello scrutinio del primo quadrimestre, di cui danno comunicazione alle famiglie in forma scritta. Ulteriori informazioni sul profitto sono fornite alle famiglie da tutti i docenti nel corso dei colloqui al termine dei suddetti Consigli di Classe.

  • Valutazione finale (giugno): i Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, deliberano in merito all’ammissione alla classe successiva (o all’Esame di Stato), assegnando un voto unico per ogni materia. Gli esiti degli scrutini finali vengono consegnati alle famiglie, insieme alle indicazioni per il recupero dei debiti formativi assegnati agli studenti in sospensione di giudizio, in occasione dell’incontro previsto nella settimana successiva al termine delle lezioni.

  • Integrazione della valutazione finale (settembre): a seguito delle prove di verifica del recupero dei debiti formativi, i Consigli di Classe si riuniscono per esaminare la posizione degli studenti in sospensione di giudizio e deliberano in merito all’ammissione alla classe successiva: gli esiti vengono tempestivamente comunicati alle famiglie.

Le griglie di valutazione delle varie discipline sono inserite nella programmazione di istituto consultabile sul sito della scuola.

Accertamento e valutazione degli apprendimenti nei Percorsi IeFP

a) oggetto e livelli

Oggetto dell’accertamento, della valutazione e della certificazione sono esclusivamente:

– gli Obiettivi Specifici di Apprendimento stabiliti negli Standard Formativi Minimi di Regione Lombardia

– le competenze e/o elementi di competenza del Quadro Regionale degli Standard Professionali, quale declinazione aggiuntiva degli standard formativi minimi del Profilo formativo-professionale di riferimento;

– il comportamento.

b) accertamento

A tale scopo è utilizzata una gamma differenziata di tipologie di prova e di metodologie di accertamento funzionali alla verifica dell’acquisizione da parte degli allievi sia delle competenze nella loro unitarietà, sia dei loro elementi (conoscenze ed abilità).

La misurazione dei risultati delle prove è effettuata sulla base di griglie autonomamente elaborate dalle équipes di docenti formatori, in cui devono comunque trovare evidenza i seguenti elementi minimi:

– oggetto (competenza/e e/o elementi di competenza/e);

– descrizione (attività / compito; strumenti; condizioni / vincoli; tempi e modalità di esecuzione; ecc.);

– ambiti di esercizio;

– indicatori specifici di risultato con relativi “pesi” (di punteggio e/o livello);

– criteri, parametri e scale di misurazione.

Le predette griglie trovano spazio nelle Unità Formative prodotte da ciascun docente o gruppo di docenti (per le UF interdisciplinari).

c) valutazione

La valutazione è iniziale, in itinere, periodica, finale, ma anche relativa a contesti non formali (fatto questo frequente nei corsi serali, frequentati da studenti-lavoratori). La valutazione iniziale è effettuata all'inizio del percorso formativo, tramite test d'ingresso sottoposti dalle équipes di docenti formatori per ogni disciplina, ma anche da test d'ingresso approntati da Regione Lombardia per le classi Prime, relativamente alle competenze di Italiano e Matematica.

La valutazione in itinere (o formativa) è quella effettuata su prodotti dell'attività didattica specifica, al fine di permettere al docente di meglio calibrare il percorso formativo.

La valutazione periodica è quella effettuata al termine del quadrimestre o dell'annualità e si basa sul risultato delle prove sommative associate a ciascuna Unità Formativa.

La valutazione finale è quella di chiusura percorso (triennio o quarto anno) conseguente agli Esami di Qualifica o di Diploma.

Nella valutazione ha un ruolo di spicco il periodo di Alternanza Scuola-Lavoro, centrale nel percorso IeFP a partire dal secondo anno. Alla valutazione del periodo di Alternanza sono dedicate specifiche Unità Formative, anche pluridisciplinari.

Per quanto riguarda il grado di raggiungimento delle competenze si fa riferimento alla seguente tabella di corrispondenza:

- le competenze sono raggiunte a:

livello base (voto 6)

livello intermedio (voto 7-8)

livello avanzato (voto 9-10).

Voti di riferimento da 1 a 5 sono assegnati nel caso di competenze non raggiunte.

 

Scrutinio, ammissione a nuova annualità ed all’esame conclusivo

L’ammissione a nuova annualità ed agli esami dei percorsi di Qualifica o Diploma Professionale è deliberata dall’équipe dei docenti formatori sulla base della valutazione annuale e – per gli esami finali - dell’intero percorso, in modo collegiale e nell’ambito di un’unica sessione di scrutinio.

Per l’ammissione a nuova annualità ed agli esami dei percorsi di Qualifica o Diploma è inoltre necessaria la frequenza di almeno tre quarti della durata minima annuale dello stesso percorso.

Nel caso di ammissione a nuova annualità pur in presenza di carenze relative a specifici ambiti di competenza, in sede di scrutinio vengono contestualmente definite e verbalizzate le misure e gli interventi atti al loro recupero. In ogni caso non è prevista la modalità della “sospensione del giudizio”, il recupero viene effettuato all'inizio dell'annualità successiva.

Il consiglio di classe delibera all’unanimità o a maggioranza l’ammissione alla classe successiva nei seguenti casi:

- allievi che abbiano raggiunto tutte le competenze previste dal Piano Formativo con una votazione di almeno 6/10

- allievi che non abbiano raggiunto il livello base (6/10) in non più di un terzo delle competenze previste per l'annualità.

Lo studente dovrà effettuare attività di recupero delle competenze non raggiunte all’inizio del successivo anno formativo; entro il 15 dicembre dovrà sostenere prove di verifica relativamente alle competenze non raggiunte; nel caso di ulteriore mancato raggiungimento delle competenze se ne terrà conto in sede di scrutinio finale.

La famiglia sarà avvisata dal coordinatore al momento della consegna della parte del portfolio relativa alla valutazione dell’anno formativo.

Il consiglio di classe delibera all’unanimità o a maggioranza la NON ammissione alla classe successiva nei seguenti casi:

  • un rilevante numero di competenze non raggiunte (oltre un terzo di quelle previste per l'annualità), tenendo conto dell’entità del mancato raggiungimento

  • scarsi o nulli miglioramenti fatti registrare nel raggiungimento delle competenze anche a fronte di attività di recupero.

Per le classi Seconde e Terze sarà necessario valutare anche l’eventuale mancato recupero delle competenze non raggiunte negli anni formativi precedenti; se questo mancato recupero verrà considerato pregiudiziale per una proficua frequenza della classe successiva o dell'Esame di Qualifica l’allievo non vi sarà ammesso.

Per l’ammissione all’esame finale gli allievi devono avere raggiunto almeno a livello base l’insieme di tutte le competenze degli OSA costituenti il Profilo formativo-professionale ed ottenuto una valutazione positiva del comportamento.

In caso di non ammissione, su richiesta dell’interessato, è rilasciato l’Attestato intermedio di competenza, riportante le acquisizioni degli OSA effettivamente raggiunte.

Il raggiungimento degli esiti di apprendimento è attestato dall’equipe dei docenti formatori del percorso frequentato, in sede di scrutinio finale, sulla base delle valutazioni e dei crediti formativi, delle acquisizioni realizzate dall’allievo in contesti non formali ed informali e come documentate del Portfolio; l’attestazione formale di raggiungimento degli esiti si traduce in un giudizio di ammissione e in un credito formativo complessivo determinato - anche in considerazione della progressione negli apprendimenti, della motivazione e dell’impegno dell’allievo - in un punteggio minimo di 18 e massimo di 30 punti su 100.

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