Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi, o che si vuole intraprendere, per garantire una piena inclusività agli alunni/e con Bisogni Educativi Speciali (diverse abilità, difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale, disturbi specifici dell'apprendimento…).

Tali interventi coinvolgono soggetti diversi (insegnanti, famiglie, esperti esterni) e, a livello di Istituzione scolastica, prevedono l’utilizzazione dei contributi specifici delle diverse professionalità coinvolte.

 

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

 

Rilevazione dei BES presenti:

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

 

  •       minorati vista

1

  •       minorati udito

 

  •       Psicofisici

17

ñdisturbi evolutivi specifici

 

  •         DSA

15

  •         ADHD/DOP

 

  •         Borderline cognitivo

 

  •         Altro

 

  •         svantaggio (indicare il disagio prevalente)

 

  •         Socio-economico

13

  •         Linguistico-culturale

 

  •         Disagio comportamentale/relazionale

13

  •         Altro

14

Totali

 

% su popolazione scolastica

 

N° PEI redatti dai GLHO

18

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

12

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

 

 

ñRisorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento

 

SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

 

SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

 

SI

Docenti tutor/mentor

 

NO

Altro:

 

NO

Altro:

 

NO

 

ñCoinvolgimento docenti curricolari

Attraverso…

Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI

NO

Rapporti con famiglie

SI

Tutoraggio alunni

SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

 

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI

SI

Rapporti con famiglie

SI

Tutoraggio alunni

SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

 

Altri docenti

Partecipazione a GLI

SI

Rapporti con famiglie

SI

Tutoraggio alunni

SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

Altro:

 

 

ñCoinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili

SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati

NO

Altro:

NO

ñCoinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro:

 

ñRapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

NO

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

NO

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

NO

Progetti territoriali integrati

NO

Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

Rapporti con CTS / CTI

NO

Altro:

NO

ñRapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

NO

Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

Progetti a livello di reti di scuole

NO

ñFormazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

NO

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2

NO

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro:

 

 

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

 

 

 

X

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

 

 

 

X

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

 

 

X

 

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

 

 

 

 

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

 

 

 

 

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

 

X

 

 

 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

 

 

X

 

 

Valorizzazione delle risorse esistenti

 

 

 

 

X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

 

 

 

 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

 

 

 

 

X

Altro:

 

 

 

 

 

Altro:

 

 

 

 

 

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

 

 

 

 

 

 

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

 

 

 

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

 

LA SCUOLA

- Elabora, inserendola nel P.O.F., una politica di promozione dell’integrazione  e dell’inclusione  condivisa tra il personale  che, a diversi livelli, lavora nella scuola (Piano annuale per l’Inclusione).

- Definisce, al proprio interno, una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione).

- Sensibilizza la famiglia del bambino con B.E.S., elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi ( ASL e/o Servizi Sociali )

 

IL DIRIGENTE

- Convoca e presiede il GLI

- Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione.

- Viene informato dal  Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del caso considerato

 

LA FUNZIONE STRUMENTALE

- Collabora con il Dirigente Scolastico

- Raccorda le diverse realtà (Scuola, ASL, famiglie, Enti Territoriali…)

- Coordina il GLH d’Istituto, ne decide il calendario degli incontri, attua il monitoraggio dei vari progetti, rendiconta al Collegio dei Docenti, partecipa alla Commissione per alunni con disabilità e  riferisce ai singoli consigli. 

- Accoglie i docenti di sostegno e fa da tutor dei nuovi docenti nell’area di sostegno

- Ipotizza l’assegnazione dei docenti ed educatori ai vari alunni/e

- Delinea il Piano della formazione

- Raccoglie la documentazione (Diagnosi, Certificazioni, Pei, PDP…)

- Ricerca materiali didattici utili al sostegno e ne cura la divulgazione tra il personale 

 

IL COORDINATORE BES 

- Cura l’anagrafe dei B.E.S.

- Coordina il colloquio tra scuola e famiglia e ne mantiene costanti contatti a scopo informativo .

- Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/Servizi.

- Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PDP)

- Informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. In tal senso, propone attività formative ed informative a tema.

 

I CONSIGLI DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE

- Informano il Dirigente e la famiglia di eventuali situazioni considerate problematiche dai vari docenti del Team.

- Effettuano un primo incontro con i genitori, per informare di eventuali difficoltà e bisogni specifici dell’alunno/a.

- Collaborano all’osservazione sistematica e alla raccolta delle informazioni sull’alunno/a.  Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica; definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) insieme agli operatori ASL; redigono collegialmente il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

 

GLH D’ISTITUTO

I compiti propri del GLH si estendono anche alle problematiche relative a tutti i BES. Diventa quindi GLI

 

ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E AUTONOMIA

- Si adopera per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali.

- Facilita l’integrazione scolastica, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione.

- Collabora alla stesura del PEI o PDP e al raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.A.I.

 

 

LA FAMIGLIA

- Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema.

- Si attiva per portare il figlio da uno specialista dell’ASL o privato, quando necessario.

- Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio; condivide il PEI o PDP – firmandolo – e collabora alla sua realizzazione, agendo secondo il proprio ruolo, funzione e possibilità.

 

ASL

- Effettua l’accertamento, su richiesta della famiglia; formula una diagnosi e redige una relazione e/o certificazione.

- Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato.

- Fornisce supporto alla scuola e alla famiglia per individuare  il percorso più idoneo da intraprendere, in continuità tra i due ambiti di vita del bambino/a.

 

IL SERVIZIO SOCIALE

Se necessario, viene aperta una collaborazione di rete, con i Servizi territoriali.

- Partecipa agli incontri organizzati dalla scuola per discutere degli alunni/e..

- E’ attivato e coinvolto rispetto al caso esaminato. Integra e condivide il PEI.

 

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Definizione di un piano di incontri – ad opera di docenti con specifiche qualifiche e/o consulenti esterni – di:

- Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a tematica inclusiva.

- Informazione per genitori, sui campanelli di allarme e segnali di una deviazioni dallo sviluppo lineare (in tutti i suoi aspetti)

(vedere Progetto “Raccontare per capire” nel P.O.F.). 

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Incontri collegiali (Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado) per individuazione/condivisione di

- Strategie di valutazione, che sostanzialmente si basano su queste tre tappe:

ñosservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale)

ñosservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica (monitoraggio in itinere)

ñassessment “finale” per capire se gli obiettivi sono stati raggiunti (e quindi definire le nuove progettualità) o ancora da apprendere (e quindi delineare attività di recupero) 

- Rubriche valutative e parametri generali per la valutazione degli alunni/e delle medesime classi

 

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Come già sottolineato, tutti i soggetti che operano nella Scuola (con competenze e ruoli specifici e diversi) sono coinvolti nella messa in atto del progetto di intervento nei confronti dell’alunno/a con BES. 

Il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, si adoperano:

- fin dalle prime settimane dell’anno scolastico, ad attuare una osservazione iniziale attenta al fine di rilevare eventuali BES,

- in seguito, ad attuare tutti gli interventi necessari per delineare il percorso didattico inclusivo.

Con le limitate risorse economiche disponibili, la scuola metterà in atto dei corsi di recupero e rinforzo (vedi i progetti specifici). 

 

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

- Rapporti con le cooperative che forniscono servizi mediante incontri di progettazione e verifica degli interventi messi in atto dagli Educatori

- Attività di consulenza per docenti e famiglie, fornita dalla Psicologa dell’Istituto

 

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Poiché la famiglia, in sinergia con la scuola, concorre all’attuazione di strategie necessarie per l’integrazione dei loro figli, si cercherà di sensibilizzare i genitori a quelli che sono i Bisogni Educativi Speciali, coinvolgerli e renderli il più possibile collaborativi.

A tal fine – come precedentemente sottolineato – sono previsti incontri informativi scuola-famiglia-territorio.

A livello individuale, si cercherà di mantenere costanti i rapporti con le famiglie dei bambini/e con BES mediante periodici contatti telefonici, per iscritto e “de visu”, intesi come aggiornamenti del percorso dell’alunno/a, scambio di informazioni e impressioni.

 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

 

ACCOGLIENZA

- di studenti con BES – sia che arrivino all’inizio del percorso scolastico, sia in corso d’anno – mediante un Protocollo di accoglienza (vedi i Progetti 'Crescere Insieme, Crescere tutti' e  'Inserimento e Integrazione')

A tal fine, è necessario un funzionale passaggio di informazioni relative a  studenti con BES – ma non solo – tra un ordine di scuola all’altro, mediante la compilazione di schede informative e/o colloqui tra docenti.  

 

CURRICOLO

Per ogni bambino/a in situazione di BES sarà stilato un PDP, che conterrà informazioni inerenti i seguenti aspetti:

Obiettivi

Gli obiettivi che la scuola si prefigge di raggiungere, adottando misure specifiche per alunni/e con BES, sono sia educativi-relazionali che tecnico-didattici, e si inseriscono nell’ottica del “Progetto di vita”. Mirano quindi al padroneggiare abilità strettamente spendibili in ambito scolastico ma anche competenze necessarie nel contesto extra scolastico.

Attività

Le attività messe in atto nei confronti degli alunni/e possono essere:

ñattività adattata rispetto al compito comune (in classe)

ñattività differenziata con materiale predisposto (in classe)

ñaffiancamento / guida nell’attività comune (in classe)

ñattività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele

ñattività di approfondimento / recupero individuale

ñtutoraggio tra pari

ñlavori di gruppo tra pari in classe

ñattività di piccolo gruppo fuori dalla classe

ñaffiancamento / guida nell’attività  individuale fuori dalla classe e nello studio

ñattività individuale autonoma

ñattività alternativa,  laboratori specifici

Contenuti

ñcomuni

ñalternativi

ñridotti

ñfacilitati

Spazi

  1. organizzazione dello spazio aula
  2. attività da svolgere in ambienti diversi dall’aula

Tempi

ñtempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività

Materiali/Strumenti

Vari strumenti compensativi quali:

ñmateriale predisposto: concreto, visivo, vocale…

ñtesti adattati, ridotti o specifici, calcolatrice, formulari, tabelle procedurali

ñmappe e schemi vari, lavagna interattiva, computer, ausili informatici di vario tipo

Risultati attesi

I docenti rileveranno comportamenti osservabili che si considerano indicatori dell’avvenuta – o meno – acquisizione di conoscenze, abilità, competenze, come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati.

I comportamenti osservabili possono riguardare:

ñperformance in ambito disciplinare

ñimpegno/soddisfazione/benessere

ñlavoro in autonomia

ñesecuzione di compiti e studio a casa

ñpartecipazione alle attività proposte a scuola

ñqualità delle relazioni tra pari e con adulti a scuola

La scelta delle modalità di rilevazione e criteri adottati – rientrando nella libertà dell’esercizio della funzione docente – può variare tra i docenti, fermo restando gli obiettivi previsti dal PEI/PDP.

Verifiche

ñcomuni, eventualmente con tempo aggiuntivo per l’esecuzione 

ñadattate (ridotte e/o modificate)

Le modalità di verifica possono variare da una disciplina all’altra e da un compito ad un altro. 

Valutazione

Spetta ai docenti la valutazione delle performances dell’alunno/a ma anche l’autovalutazione dell’attività proposta allo studente relativamente ai suoi bisogni.

In tale voce, quindi, rientra anche la valutazione della proposta/azione che la scuola ha messo in atto in termini di adeguatezza ed efficacia, allo scopo di rilevare percorsi e buone prassi che possono diventare patrimonio dell’istituto e parte integrante dell’offerta formativa.

 

Valorizzazione delle risorse esistenti

- Promuovere l’effettivo utilizzo dell’insegnante di sostegno e delle figure aggiuntive a beneficio delle classi e non solo del singolo alunno.

- Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente. A tal fine saranno raccolti i curricola dei vari docenti per registrare eventuali corsi frequentati e specializzazioni possedute.  

 

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

- Risorse materiali: palestra, attrezzature informatiche-software didattici.

- Risorse umane: educatori, docenti specializzati

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

- Accoglienza

- Progetto di continuità e orientamento

   In ingresso (contatti con le scuole di provenienza)

   In uscita (contatti con le scuole di destinazione)

- Progetto 'Incontriamoci'

 

 

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/10/2013

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 25/10/2013

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